Dal Vangelo secondo Matteo 21, 28 – 32
Scegliere di lasciarsi scegliere. È la sfida che avvolge la tensione tra i due fratelli della breve parabola di Dio. L’entusiasmo è figlio del vento, la chiamata è segno di Dio. La chiamata ad essere discepoli del Maestro ci chiede di poter essere concreti nella nostra risposta, avendo modo di rispondere con i piedi per terra.
Francesco ha sempre avuto modo di rispondere al progetto di Dio nella concretezza della sua persona. Da ciò deriva la scarsa considerazione di sé coniugata con l’alta riconoscenza e gratitudine a Dio per averlo chiamato. Dalla nostra piccolezza deriva la grandezza della nostra chiamata.
Lo scandalo per la felice risposta degli ultimi è sempre dietro l’angolo. Non possiamo lavorare alla vigna del Signore se non abbiamo i giusti attrezzi, se prima non impariamo ad essere agricoltori della piccolezza, poveri contadini capaci di arare l’infinito campo della misericordia di Dio.
Piuttosto che scoraggiarci dinanzi alla grandezza della missione possiamo fidarci della fiducia che l’Altissimo bon Signore ripone in ognuno di noi.