Dal Vangelo secondo Matteo 22,15-21
I farisei e gli erodiani apprezzano il fatto che Gesù “non guardi in faccia a nessuno”. In realtà, Gesù è colui che veramente guarda in faccia: anzitutto il Padre (Gv 5,19b), poi gli uomini e le cose.
Per questo invita a vedere in faccia colui che è raffigurato nella moneta, Cesare; Gesù non vuole discepoli “disincarnati”, ma pienamente inseriti nel mondo che Cristo ama.
Bisogna però guardare bene anche l’immagine impressa nell'uomo, cioè quella di Dio, e rendere a Dio ciò che porta la sua immagine, ossia l’uomo e la propria vita. Nel suo dono totale sulla croce Gesù ci mostra come dare a Dio ciò che è di Dio, a lui guardiamo per imparare a donare.