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A cura di Fra Francesco Maria D’Incecco OfmCap

Sono venuto per adorarti…


In questo racconto l’evangelista san Matteo all’elemento storico mescola quello teologico e simbolico per aiutare ciascuno di noi a comprendere cosa scegliamo di fare di fronte al grande mistero dell’Incarnazione di Gesù. Così alla chiara posizione di Erode, che non vede che il proprio tornaconto, e quella dei Sacerdoti che pur sapendo della venuta del Messia atteso restano comodamente nelle loro case limitandosi solo ad indicare la strada, pone quella dei Magi - non son Re e non son 3 - che scoprono del lieto evento nello scrutare il cielo. Un gesto abitudinale che si rivela profetico per spingerli a lasciare il loro ambiente e le loro sicurezze e mettersi in cammino senza porre indugio: «Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo». Il segreto della felicità è proprio lì, è quando non scegli di fermarti a calcolare, ma dai subito seguito all’ispirazione divina per raggiungerLo e adorarLo. Solo in questo gesto si sperimenta la gioia vera, quella che ti infonde coraggio per una vita nuova e per non ritornare sulla stessa strada. L’incontro con Gesù determina sempre una svolta, un cambiamento che non dice che il presente è sbagliato, ma che sicuramente si sta aprendo verso nuove possibilità perché la Parola di Dio, il Bambino Gesù deposto nella mangiatoia, sta parlando al tuo cuore per renderlo più autenticamente evangelico e capace di manifestare ancora ai nostri giorni la presenza di Cristo.


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