Io e te abbiamo un corpo. E fin qui, nulla di nuovo, nulla di sconvolgente. Nella confezione di noi stessi, il Creatore ci ha dato in dotazione "ciccia", roba da toccare, roba per toccare.
Un corpo che spesso non ti piace, che non funziona come vorresti. Vorresti essere più magra, più alto, se hai i capelli lisci sicuramente li vorresti ricci, e tu maschietto, quante volte hai guardato con invidia la tartaruga e/o il bicipite altrui? Questo naso cari mamma e papà, potevate farmelo anche un po' meglio no? Quante volte questa dotazione di partenza ti è stata di ostacolo, ti ha messo in difficoltà, ti ha fatto vergognare di te stesso/a? Oppure chissà quante volte il tuo corpo è stato strumento per dire al mondo "io valgo qualcosa", per gridare a tutti "io esisto!".
A volte, nelle relazioni familiari, con il gruppo di amici o in una storia d'amore, il corpo diventa ancora di più "uno sconosciuto". Accade che senti cose al livello della pancia che vorresti fare però forse no, oppure che vorresti fare ma che improvvisamente non riesci a fare perché qualcosa ti blocca, forse il pudore, forse la vergogna, forse perché semplicemente pensavi di essere capace e in realtà non lo sei.
C'è il caso nel quale senti forte il cuore battere per l'emozione e non riesci a pronunciare una frase di senso compiuto, oppure quando fai troppo lo spavaldo/a e gli altri ti denigrano.
Insomma insomma, a conti fatti, bisognerebbe cercare di capire un po' meglio come funziona questo corpo, come si fa a farne buon uso, come si sta nel mondo. E nel mondo si sta inevitabilmente, che ti piaccia o no, con gli altri.
E la nostra chiamata ad essere nel mondo, (rullo di tamburi!) gira e rigira, è una chiamata all'Amore.
Io e te, siamo su questo pianeta, per amare. Imparare ad amare allora, con questa dotazione "di serie", firmata Dio, in persona. Sta qui il nodo!
Mossi da questi turbolenti pensieri e dalla nostra vita di giovani in cammino, abbiamo sognato un'esperienza che possa mettere in moto qualche meccanismo dentro di noi, che possa accendere nuovi desideri per intraprendere nuove strade di crescita e nuove consapevolezze riguardo questo dono infinitamente grande. E guarderemo, aiutati da chi ne sa più di noi e cammina da più tempo di noi, a Francesco e Chiara, che su questa terra, col loro corpo, hanno saputo starci in maniera favolosa. FA-VO-LO-SA!
Allora ci si vede ad Assisi!
Creati per amare, 9-11 marzo.