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Dal Vangelo di Matteo 28,16-20
“Si prostrarono” e “dubitarono”. I due verbi di questo passo che chiude (alla lettura) e apre (alla testimonianza) il Vangelo di Matteo rispecchiano gli atteggiamenti del discepolo.
Chi è disposto a mettersi al secondo posto davanti a Gesù, accoglie con sé la domanda continua, dubitando di sé, ma sapendo che il fondamento non è in sé, ma in Cristo.
Dall'altra parte, il dubbio non può farci rassegnare nella fede, ma ne diventa lo stimolo stesso. Solo la grazia e la fiducia di Dio in noi opera queste meraviglie, e apre il cuore alla fede nella Trinità.