Commento al Vangelo di Mc 13,24-32
Il Vangelo di questa Domenica sembra incutere un po’ di paura: tribolazioni, oscurità, sconvolgimenti. Sembra che tutto stia crollando. Ma non è la fine...semmai l’inizio di qualcosa che è PER SEMPRE.
Mi spiego. Ci sono due realtà che troviamo presenti in tutti e tre i brani della Parola di Dio: le “stelle” e il “sempre”.
La prima lettura parla di alcuni che “risplenderanno come le STELLE PER SEMPRE”: sono i saggi. Si tratta di coloro che hanno ascoltato la Parola di Dio, come Maria, la sorella di Marta. Somigliano a quelle stelle che si attaccano nel tetto delle camere da letto, che assorbono la luce del giorno e la emanano quando c’è buio.
Nella lettera agli Ebrei c’è contrapposizione tra sacrifici ripetuti che non tolgono i peccati e un sacrificio unico che rende perfetti PER SEMPRE, cioè capaci di vivere in pienezza la vita eterna.
Così nel vangelo, quando tutti i punti di riferimenti di questo mondo crollano, c’è un unico modo per non smarrirsi e vivere PER SEMPRE: prendere come riferimento l’unica e vera stella, il Figlio dell’Uomo e le sue Parole che non passeranno mai, resteranno PER SEMPRE.
Tanti di noi giovani ci troviamo a dover fare scelte definitive nella nostra vita, a scegliere quel “sempre”. E questo in un periodo dove tutti i punti di riferimento vengono a crollare. Tutti tranne uno: Cristo. Mettiamo al centro della nostra vita lui, per fare scelte che ci chiedono di dire il nostro “per sempre”. Così, uniti a lui diventeremo come stelle che risplendono per sempre. Ricordate quel verso di un canto che, parlando di S. Francesco dice: “nacque nel mondo un sole”... Pace e Bene.