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A cura della commissione nazionale LITURGIA

Preghiera come Povertà


Il palazzo, che il supremo Re dei re e Signore dei signori teneva pronto per alloggiare nel mondo il suo eterno Figlio incarnato per gli uomini, era la più povera ed umile grotta, dove Maria santissima e Giuseppe si ripararono. Questo luogo era così abietto e disprezzato che, quantunque la città di Betlemme fosse così piena di forestieri da mancare locande dove alloggiare, nessuno si degnò di occuparlo né di abbassarsi fino ad esso, e certamente non era adatto se non ai maestri dell’umiltà e della povertà: Cristo nostro bene e la sua purissima Madre. Essendo così abbandonato, la sapienza dell’eterno Padre lo riserbò ad essi, consacrandolo con gli ornamenti della nudità, della solitudine e povertà, primo tempio della luce, casa del vero sole di giustizia, che presto sarebbe nato per i retti di cuore dalla candidissima Maria. (La Mistica Citta' di Dio - suor Maria d'Agreda)

Partiamo oggi con questo nuovo petalo di “Come un girasole” che ci accompagnerà durante questo mese di dicembre: preghiera come povertà. Abbiamo ascoltato un estratto dal libro “La mistica città di Dio” che narra la ricerca di un luogo dove Gesù potesse nascere. Tutto questo va a braccetto con un atteggiamento molto caro a Francesco d’Assisi, il “Sine proprio” che tradotto letteralmente significa “senza nulla di proprio”; era questo un atteggiamento caro a Francesco, non solo legato alla povertà materiale che lui e i suoi frati osservavano, ma piuttosto legato al suo rapporto con Dio nella preghiera.

Nel niente di Francesco, nel “sine proprio” di Francesco, lo Spirito del Signore trova lo spazio libero per la donazione totale nella preghiera: il niente viene allora riempito dal Tu personale rivolto a Dio in cui Francesco si rispecchia e si riconosce. Siamo tutti poveri e mendicanti di “Luce”; la nostra povertà può diventare, come l’umile grotta di Betlem, luogo in cui Gesù nasce.

In questo tempo di avvento, sei pronto come Francesco a vivere anche tu il tuo “sine proprio”? Sei pronto a riconoscerti povero, e a far diventare la tua povertà luogo in cui Gesù nasce?

Buon avvento e buona preghiera


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