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A cura di Fra Mimmo Casulli

Oggi si è compiuta questa Scrittura


Dal Vangelo secondo Luca 1,1-4; 4,14-21

Chissà quante volte gli abitanti di Nazareth hanno ascoltato questo brano di Isaia. Eppure nessuno mai ha commentato: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura». Ecco perché è davvero un vangelo, una buona notizia per i poveri, per i prigionieri, per i ciechi, per gli oppressi, una vera consolazione per tutti. Con l'avvento di Gesù inizia un «anno di grazia», un «giubileo», un anno santo nel quale tutti sono liberati dalla schiavitù e dall'oppressione.

Ogni volta che il vangelo viene proclamato, si compie questo «oggi» di Dio, l'oggi della liberazione, l'oggi della festa, l'oggi del vangelo. Ogni volta che si apre il vangelo dobbiamo sentirci dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi» (v. 21).

L'oggi di Dio entra nei nostri cuori, nelle nostre giornate, anche se tutto quel che accade intorno ci spinge a non credere più a nulla, a non ritenere possibile che questo «oggi» straordinario possa giungere per rassegnarci tutti al peggio.

Noi crediamo, invece, che l'«oggi» del Signore arriva per ogni uomo e per ogni donna, in tutti i luoghi della terra, anche in quelli nei quali sembra impossibile. «Il cristianesimo non è una morale ma una sconvolgente liberazione». La lieta notizia del Vangelo non è l'offerta di una nuova morale, fosse pure la migliore, la più nobile o la più benefica per la storia. La buona notizia di Gesù non è neppure il perdono dei peccati. La buona notizia è che Dio è per l'uomo, mette la creatura al centro, e dimentica sé stesso per lui.


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