Scendere nei contenuti di un incontro così ricco, come quello svoltosi il 19 gennaio a Roma presso la Civiltà Cattolica in occasione degli incontri di Connessioni, non è mai semplice. Soprattutto quest’anno che il tema scelto è centrato sull’Europa e il futuro. Il confronto con persone così preparate come Giovanni Maria Flick (ex ministro degli interni ed ex presidente della corte costituzionale), Francesco Clementi (costituzionalista), e Ciro Cafiero (avvocato giuslavorista), accende riflessioni importanti, specie alla luce di ciò che stiamo vivendo.
Quello che ha colpito di più la mia attenzione è stata l’analisi storica che il presidente Flick ha tenuto sull’Europa, cioè come una terra caratterizzata da una costante guerra tra popoli e nazioni. Il risultato maggiore che l’unione ha portato è stato quella di creare un sentimento che valicava i singoli stati, portando al centro i popoli e racchiudendoli in un unico grade popolo. Una unione che ha permesso per il periodo più lungo della storia del nostro continente di vivere in pace, senza che le guerre sconvolgessero la nostra quotidianità. La riflessione di Flick si è però fatta amara, come quella di fondatore che non è riuscito a compiere tutto ciò che andava fatto, riguardo la mancanza di una costituzione europea e riguardo al fatto che le nuove generazioni non conoscendo l’orrore della guerra diano molte cose per scontato, prima tra tutte proprio la pace. Ed è su questo solco che il professor Clementi ha poi sottolineato la centralità e l’importanza delle prossime elezioni europee: primo motivo è che per la prima volta nella storia dell’Unione saranno elezioni davvero politiche, poiché ci sono chiari schieramenti; secondo, e più importante, che la pace non è più così scontata e l’esito di queste elezioni sarà importante e centrale per il futuro dell’Europa.
È fondamentale allora comprendere e discernere bene quale futuro vogliamo per noi e per le prossime generazioni, ricordando che l’Europa, come ha poi sottolineato l’avvocato Cafiero, è una grande opportunità, specie per noi giovani che cerchiamo di costruire il nostro futuro attraverso il lavoro.