Commento al Vangelo Giovanni 13, 1-15
“... Avendo amato i suoi che erano nel mondo li amo sino alla fine.”
A questa frase possiamo accostare quella di sant’Angela di Foligno: “Non ti ho amato per scherzo”.
Un grande insegnamento per noi cristiani che forse, oggi, ci siamo intiepiditi.
La domanda: Quanto amore hai per Lui? Quanto è vera la tua fiducia in Lui?
La nostra credibilità si riconosce da quanto Amore siamo disposti a dare.
Amore coerente al nostro dirci “cristiani” che è accoglienza, che è solidarietà, che è rispetto che è perdono, ma che è anche sapersi schierare contro ciò che è contrario al Vangelo di Cristo.
Il cristiano deve avere il coraggio di sapersi prendere le proprie responsabilità, altrimenti... ammonisce san Francesco:
“Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. Le pecore del Signore l'hanno seguito nella tribolazione e persecuzione nell'ignominia e nella fame, nella infermità e nella tentazione e in altre simili cose; e ne hanno ricevuto in cambio dal Signore la vita eterna. Perciò è grande vergogna per noi servi di Dio, che i santi abbiano compiuto queste opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il semplice raccontarle.” (Am.VI. L'imitazione del Signore)
È bello, rallegra il cuore, vedere tanti ragazzi/giovani gioire e fare festa alla GMG, nelle grandi manifestazioni in cui è presente papa Francesco; oppure manifestazioni regionali o nazionali in cui si mostra con gioia il proprio essere cristiani, ma nella quotidianità della scuola/università, del lavoro o del giorno dopo giorno? Tutto si ecclissa finisce.
Un po’ come ciò che resta dopo un grande concerto solo silenzio, lattine vuote e bustine vuote di snack.
La festa deve continuare: il “silenzio” trasformato in “riflessione” e la “spazzatura” un modo per “sporcarsi le mani” nella realtà di ogni giorno.
Oggi più che mai c’è bisogno di dimostrare, nelle nostre relazioni, che Gesù “ci ha amato sino alla fine”. Questo amore totale non è finito ma continua ogni volta che incontro un’altra persona che è mio fratello/sorella.
Ama anche tu con tutto te stesso. Felice Pasqua di Risurrezione.