Che mistero questo giorno! Oggi «sulla terra c’è grande silenzio e solitudine… il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace»[1]. È il “giorno del nascondimento di Dio”! Sembra che tutto sia finito: Gesù è morto e sepolto.
Un’assenza che lascia un vuoto agghiacciante nel cuore dei discepoli… Come anche in noi quando sperimentiamo la delusione per una vita che pare finita, un amore perduto, un ideale frustrato, una speranza che sembra ormai definitivamente sepolta.
Tuttavia, nonostante tutto, quest’esperienza «ha in sé qualcosa di consolante. La morte di Dio in Gesù Cristo è nello stesso tempo espressione della sua radicale solidarietà con noi. Il mistero più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più chiaro di una speranza che non ha confini… Solo attraverso il fallimento del Venerdì santo, solo attraverso il silenzio di morte del Sabato santo, i discepoli poterono essere portati alla comprensione di ciò che era veramente Gesù»[2].
Una tra le tante voci moderne dice che “il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza; il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza…è contro di essa che bisogna combattere con tutte le proprie forze”[3].E noi vogliamo combattere, lottando per la vita…
San Francesco ha vinto l’indifferenza verso gli ultimi del suo tempo (i lebbrosi), lottando con se stesso, anzi sperimentando la morte di se stesso. Vince, entrando nel sepolcro dei “morti viventi”: «Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo»[4].
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio
Dammi una fede retta, speranza certa,
carità perfetta e umiltà profonda.
Dammi Signore, senno e discernimento
Per compiere la tua vera e santa volontà.
[1] Da un’antica «Omelia sul Sabato santo», Liturgia delle Ore.
[2]J. Ratzinger, L’angoscia di un’assenza. Meditazioni sul sabato santo. 1967.
[3]E.Wiesel, Discorso alla Casa Bianca, 1999.
[4] San Francesco, Testamento, FF 110.